Scendo dal mio letto a castello, ricordandomi di farlo di spalle e mi preparo in silenzio per non svegliare le mie compagne di stanza ( una ragazza giapponese ed una signora californiana).
È per me una sensazione insolita camminare per le strade all’alba perché non sono mattiniera.
Noto un particolare : anche a Dublino ci sono i senzatetto ma ognuno è provvisto di una termocoperta nera che li ripara dal freddo e, accanto , tutti hanno una confezione di sandwich.
Avevo già visto il pomeriggio precedente dei posti di ristoro con bevande calde, panini e muffins e questo mi fa pensare che si può aiutare i più sventurati , senza privarli della loro libertà, ma senza abbandonarli completamente.
Una di loro si sveglia , mentre l’addetto alle pulizie lava i vetri di un negozio e mi colpisce il fatto che questi non la caccia, non dice nulla , fa il suo lavoro mentre la homeless si solleva da terra e lentamente si prepara ad abbandonare il suo rifugio notturno.
Scatto qualche foto a questa alba umida e silenziosa
Lo Spire svetta lungo O’Connel street.
Cammino di buon passo e in questo modo arrivo al punto d’incontro prima delle 6 : essere ansiosi comporta lunghe attese.
Alle 6:30 arriva il pullman e alle 6:45 in punto si parte.
Avevo scelto la compagnia Get your guide e la loro proposta di visitare alcune delle attrazioni più interessanti del Nord d’Irlanda.
La guida e’ un simpatico dublinese che, appena ci avviciniamo al confine tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord ci chiede di preparare i passaporti.
Ovviamente è uno scherzo e nessuno ci chiederà i documenti.Mi chiedo cosa succedera’ quando il Regno Unito sarà definitivamente uscito dall’Euro.
Ad una fermata prendo un caffè e la cassiera mi chiederà ” two pounds ” che pago col bancomat.
Il viaggio è di per sé affascinante per la splendida veduta della costa.Ci fermiamo per scattare qualche foto ad un vecchio castello.
E finalmente arriviamo alle Giant’s Causeway ( selciato del gigante ), che è la meta più ambita di questo tour.
Il selciato del gigante e’ un affioramento roccioso naturale situato sulla costa nord est irlandese a circa 3 km a nord della cittadina di Bushmills, nella contea di Antrim in Irlanda del Nord composto da circa 40 000 colonne basaltiche di origine vulcanica; la suggestiva conformazione delle rocce ha ispirato antiche leggende che narrano di giganti e di titaniche battaglie.
Avevo visto molte foto ma l’emozione di questa formazione rocciosa è comunque forte , la sosta è di oltre due ore quindi posso godere appieno di questa meravigliaRisaliamo sul pullman che riparte puntualissimo e ci dirigiamo verso la seconda meta : il ponte di corda di Carrick – a- rede.
Anticamente usato dai pescatori , questo ponte sospeso nel vuoto è ora un’attrazione turistica e, tempo permettendo, si può attraversarlo arrivando nello scoglio di fronte.
Io soffro di vertigini quindi avevo preventivato che difficilmente lo avrei attraversato: arrivata in fondo alla fila vedo le scalette bucherellate che occorre scendere per poi salire sul ponte e rinuncio.
La passeggiata lungo la scogliera è comunque gradevole e soddisfacente .
Il viaggio prosegue in direzione di un tunnel faggi , il Dark Hedges reso famoso perché usato in una scena di “Games of thrones ”
La sosta è breve , tra odori di campagna e mosche, torniamo rapidamente sul pullman e ripartiamo alla volta di Belfast
Per tutto il viaggio la guida ci aveva magnificato il centro commerciale” Victoria” sollecitandoci a fare shopping.
Questo perché in soltanto un’ora non era possibile visitare la capitale dell’Irlanda del Nord.
La brevità di questa sosta è l’unica pecca di questo tour , ma lo avevo già letto nelle recensioni.
Mi limito a passeggiare nella bella piazza della City , fotografando la Regina Vittoria , che ci ricorda che siamo nel Regno Unito.
Un’altra cosa che mi ricorda che siamo nel Regno Unito è che non si vedono pubblicità per le prossime elezioni europee, al contrario della Repubblica irlandese che ne è piena.
Facciamo ritorno a Dublino , con la guida che cerca di farci cantare l’inno ufficioso della città di Dublino, la canzone di Molly Malone.